ANONIMO MARCHIGIANO
Dipinto su tela c m.35x70 Oratorio San Giovanni e Sant’Antonio Abate a Urbino
Raffigura un Sant’Antonio col capo scoperto, volto con barba canuta, fluente e bipartita, l’abito rigorosamente monacale, gli occhi rivolti al cielo (come suol dirsi!). La mano destra regge un libro, la mano sinistra impugna un bastone col campanello pendente dalla sommità crociata. Il maiale fa capolino nell’angolo della composizione in basso a destra, connotando il Santo inequivocabilmente. Tale dipinto può essere supposto eseguito da un autore marchigiano ottocentesco, su commissione di un devoto, d’aprés un Sant’Antonio Abate dipinto dallo Spagnoletto, Jusepe de Ribera (1591 – 1652), collezionato dal Pio Monte della Misericordia a Napoli.
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Cerchia di FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI (Siena 1429 – 1501) Scultura modellata in terracotta policroma (h.cm.47) Valutata 15000 – 20.000 euro dalla Casa d’Aste San Marco di Venezia. Cat. Asta del 30 marzo 2008, lotto n.21
Raffigura il busto di un Sant’Antonio modellato e policromato con effetti chiaroscurali. La mano destra regge il libro della Regola. La sinistra impugna il campanello da usare per scacciare il maligno. La barba e arricciata e bipartita, il capo è tonsurato. |
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ANONIMO MARCHIGIANO
Scultura policroma in legno, h.cm.1.70 Oratorio San Giovanni e Sant’Antonio Abate a Urbino
Raffigura un Sant’Antonio con un copricapo vescovile (mitriato), contrariamente all’abituale capo scoperto del monaco anacoreta. Indossa un ricco mantello scuro profilato d’oro, su una tunica chiara strascicante. La mano destra è benedicente, la sinistra impugna uno scettro col campanello pendente dalla sommità a “tau”. Un maialino nero, approssimativamente modellato, poggia la sua zampa anteriore sinistra sulla parte bassa della gamba destra del Santo. Tale scultura può essere supposta opera settecentesca eseguita da un autore marchigiano come simulacro ligneo (post o ante) di altra scultura similmente mitriata, conservata nella Chiesa Madre di Zafferana Etnea (CT) La postura e lo scettro impugnato rammemorano il Sant’Antonio Abate dipinto da Matthias Grunewald ( 1475 – 1528) per l’altare dell’ospedale degli Antoniani a Isenheim.
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ANONIMO
Attivo tra Lombardia e Piemonte agli inizi del XVI Sec. Scultura in pietra con tracce di policromia, h.cm.114 Collezione privata Valutata 40.000 - 45.000 euro dalla Casa d'Aste San Marco di Venezia. Cat. Asta del 15 dicembre 2007, lotto n.68.
Raffigura un Sant’Antonio abbigliato da un saio col cappuccio che gli copre la testa. Il volto incorniciato da baffi e barba bipartita ben modellati. Occhi ogivali che guardano severi e ieratici. Entrambe le mani chiuse per impugnare il bastone. Tale scultura è possibile supporla opera del XVI Secolo per il lungo saio che cade a terra con pieghe a canne d’organo.
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Sant’Antonio Abate
dipinto da “Lo Spagnoletto”, Jusepe de Ribera (1591 – 1652) |
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Sant'Antonio il Grande Icona bizantina |
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Il Sant'Antonio del Grunewald |
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SANT' ANTONIE E LU DEMONIE
di Martin Schongauer e Salvador Dalì |
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LE DIABOLICHE TENTAZIONI
Nel trittico di Onofrio Bramante
Chiesa di Sant’Antonio a Fasano |
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