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per la Puglia sezione di Novoli "Oronzo Parlangeli"
Punti di Vista
Comporre poesie o prose in vernacolo, magari ostentando una certa competenza nell'uso di termini desueti e grafemi arcaici, non è sufficiente per ritenersi provetti dialettologi.
Conoscere il dialetto vuol dire sapere integrare-comparare le decennali esperienze riguardo al parlato volgare con lo studio assiduo della linguistica.
Per convincersene basta scorrere le pagine dei lavori di Antonio Politi.
L'essere "figlio di artigiano e di professione contadino", come ama definirsi, ed il "sapere" di greco e di latino, grazie ai suoi studi classici, ha agevolato il processo simbiotico tra teoria e pratica. A ciò si aggiunge il pluriennale rapporto preferenziale con le persone anziane dalle quali ha appreso esperienze e cognizioni sulle tecniche e sulla nomenclatura delle svariate attività e modi comportamentali propri della società contadina. Non si esagera se si afferma che il Parlangeli ed il Rohlfs, se avessero potuto disporre di così tanto materiale linguistico organico, frutto di una lunga e laboriosa ricerca, avebbero smussato i punti di attrito riguardo alle loro divergenti opinioni sugli influssi del greco antico e moderno nel parlato salentino.
Scorrere le pagine dei lavori di Antonio Politi, infatti, significa rendersi conto della necessità di rivisitare il vocabolario del Rohlfs, così come aveva iniziato a fare il Parlangeli.
Antonio Politi ha saputo magistralmente "fermare" la storia per mostrarci alla moviola (ci sia consentito il raffronto con il mondo del calcio) brandelli di vita di ieri che sembrano appartenere alla notte dei tempi.
Nell'aver intercalato termini dialettali in argomentazioni riguardanti l'agricoltura, l'artigianato, il costume, la religione, l'economia ...sta lo spessore e l'organicità del materiale linguistico fissato sulla carta. La documentazione delle ipotesi formulate sul significato di così tante pronunce e sull'origine etimologica di moltissimi termini dialettali (salienti quelli sui toponimi di siti ed agglomerati urbani della Valle della Cupa), infine, fanno delle pubblicazioni di Antonio Politi testi dei quali gli stessi accademici di glottologia non ne possono fare a meno.
Fernando Sebaste |
