Giuseppe Palumbo: stralci di storia

Da sempre interessato alle vicende novolesi non mi sono lasciato sfuggire un saggio che Mario De Marco ha dedicato a Giuseppe Palumbo, attivo nella prima metà del secolo scorso, del quale si conosceva la passione per la fotografia, per gli usi e le memorie storiche del Salento, ma si ignorava pressoché tutto in merito alla sua vita.

Andando indietro negli anni, quando egli viveva a Novoli, suo luogo di nascita, Mario De Marco ha fatto tesoro dei suoi ricordi e di quelli della madre e, come si suol dire, ha scoperto l'uovo di Colombo, poiché da pochi indizi è riuscito a risalire a frequentazioni amicali della sua famiglia con quella del Giampietro, che come lui avevano casa rretu le poste ecchie, ossia nella via Salvatore Mazzotta.

Luisa, una delle sorelle Giampietro, infatti, aveva sposato Giuseppe Palumbo, don Pippi come lo chiamavano a Novoli, dal quale aveva avuto Anna, che con i De Marco era divenuta "cummare" per essere stata madrina di battesimo di Maria Concetta, meglio conosciuta come Mariella.

Avuta la certezza che don Pippi altri non era che Giuseppe Palumbo, il noto studioso delle patrie memorie, Mario De Marco ha rintracciato a Lecce Anna già insegnante nella scuola primaria di sua figlia Chiara, e così i legami interrotti si sono riallacciati e, sull'onda dei ricordi e delle testimonianze ha dato corpo al saggio che, per la prima volta, tratta in maniera organica la vita e l'opera di Giuseppe Palumbo, il quale pure di Novoli si interessò pubblicando notizie di archeologia, di usi e tradizioni.

Il saggio costituisce una piccola, ma interessante tessera per la ricostruzione delle trascorse vicende novolesi e a buon diritto annovera tra i novolesi di adozione lo studioso calimerese, non solo per il matrimonio contratto con una signora del luogo, ma anche perché il Palumbo trascorreva nel paese alcuni mesi dell'anno, interessandosi, sul campo, delle vicende dl sito, in epoca in cui nessuno ancora lo aveva esplorato.

Si è riconoscenti, ancora una volta, a Mario De Marco, mai dimentico della "sua" Novoli, un grazie a Mario Rossi che col suo Parametro Editore ha curato l'importante pubblicazione e a Piergiuseppe De Matteis che con Lu Puzzu te la Matonna continua a stimolare e a produrre approfondimenti e conoscenze riguardanti il paese che così, via via, ricostruisce la propria storia e la propria identità, anche attraverso gli scritti del Palumbo dedicati al luogo che, diligentemente rintracciati, vengono riproposti in appendice del saggio realizzato da Mario De Marco.

Antonio Quarta