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Settari e Società segrete a Novoli

Novoli, piccola patria carbonara

 

Novoli, piccola patria carbonara del Salento, in un volume scritto da Piergiuseppe De Matteis che sarà presentato stasera nel teatrino della parrocchia Maria SS.ma del pane. Titolo della pubblicazione: Settari e Società segrete a Novoli. Il libro è un’edizione fuori commercio (stampata in cinquecento copie numerate) corredata da materiale iconografico e da un’appendice con gli Statuti della Carboneria di Terra d’Otranto. Nelle 93 pagine del testo, l’autore mira ad affaire uno spaccato su ciò che il periodo carbonaro ha significato in un microcosmo lontano mille miglia dai fasti prequarantotteschi di Gian Leonardo Marugi, Giuseppe Pisanelli, Sigismondo Castromediano e lontanissimo da quelli ancor più celebrati di Garibaldi, Mazzini o Leopardi. "I fati storici preminenti li vediamo come sfumati, come un telone di fondo agitato leggermente dal vento, mentre la piccola patria Novoli e il Salento sono in primo piano, alla luce piena dei riflettori" così osserva Laporta nella sua introduzione al volume. Ecco, allora, che "Il nuovo carbone" della villa "Li Cosima" (oggi villa Maria sulla Novoli-Lecce) diventa il luogo deputato alla prima "Vendita carbonara", uno dei tanti microcosmi cospiratori che sorse in ogni comune del Salento. Primo gran maestro Francesco Gaetano Oronzo di Paola Perone nato a Lecce, ma domiciliato a Novoli. E ancora, spulciando fra i nomi dei carbonari novolesi spunta quello di Francesco Saverio Ippazio Giuseppe Maria Degli Atti detto "Tuto", nume della Carboneria. "Tuto" vendette tutte le sue proprietà per armare un gruppo di volontari suoi compaesani partiti poi, insieme ad altri patrioti salentini, per combattere contro le truppe austriache comandate dal generale Frimont. Ma lungo è l’elenco dei settari, dal sarto Saverio Degli Atti, "terribile e facinoroso" al "legionario volontario" Luigi Beli, al notaio Leonardo Giampietro tutti uniti in nome della libertà e con loro gli aderenti al circolo della "Giovane Italia", sorto a Novoli per opera del giudice regio Bonventura Mazzarella. Insomma, uomini e storie sepolti dalla polvere della Storia, quella ufficiale, quella dei libri di scuola. "Figure minori - commenta Laporta - sconosciute ai più, che però fanno meditare sul loro comune destino di sofferenza… De Matteis li individua e li segue nella difficile realtà della lotta politica… e i documenti sono come la telecamera che li ritrae e di fronte alla quale non si può mentire"

 

Gloria Indennitate

in "Gazzetta del Mezzogiorno" 16 luglio 1999

 

settari e società segrete

 

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