Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” 18 gennaio 2005

stampa_santantonio11Il primo a giungere ieri nelle edicole è stato “Lu Furgularu” (il pirotecnico), il più giovane giornale della festa: ha solo due anni, e forse per questo è più veloce ed anche più promettente. Il numero unico prende il nome dall’artigiano che realizza e accende i fuochi d’artificio, ed è una rivista di cultura, satira e, come si dice “varia umanità”. Fondata da Antonio Toscano e diretta da Piergiuseppe De Matteis, fortemente voluta da un gruppo di amici “malati di novolesità” e da appassionati di tradizioni popolari. L’edizione di quest’anno giunge a 52 pagine, il triplo della scorsa edizione, quasi tutte a colori, con molte fotografie. Altri tre giornali hanno fatto bella mostra di sé nelle edicole. Le attempate “Fasciddre te la fòcara“, giunte al loro 43° anno, dirette da Vito Pellegrino con la collaborazione di Oronzino Mele e con i disegni di Danilo De Nicola Lezzi. Poi “La Cernia“, che ricorda il piatto tipico di oggi sulla mensa dei novolesi. Anche qui siamo con successo al 4° anno. La redazione è composta da Luciano Salamac, Francesco Romano, Dario Quarta, mentre le vignette sono di Emanuela Rizzo. Infine “Sant’Antoni e l’Artieri“, il foglio che il fondatore Alfonso Sebaste, in collaborazione con Maria Rosaria De Tommasi, ha portato avanti sino a questo 29° anno; i disegni sono di Gabriella Sebaste.

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La novità culturale di quest’anno è rappresentata dall’edizione, in 150 esemplari numerati, di due pregevoli stampe di Sant’Antonio abate, una tedesca e l’altra francese. L’iniziativa sperimentale è a cura del “Parametro Editore” di Mario Rossi in collaborazione con la Tipografia “L’Italica”. Altra particolarità di questa festa 2005 è l’opuscolo “informativo-culturale” dal titolo “La Focara” con testi di don Giuseppe Spedicato. Stampato in 12mila copie è stato diffuso nel Salento a cura del Comitato. Non c’è che dire, c’è da passare il tempo anche a casa a leggere e sorridere, se si superano i personalismi e ci si fa prendere solo dal gusto sano della satira (quando è riuscita).

Dino Levante

Pubblicato da Mario Rossi

Mario Rossi è nato nel 1941 a Novoli (Lecce). Salentinologo autodidatta, si è autoacculturato attivandosi come ricercatore di documenti inediti d’epoca, organizzatore di esposizioni d’arte, ed editor di pubblicazioni realizzate per Il Parametro, casa editrice e associazione culturale, della quale è stato il referente primario (Il Parametro). Bibliofilo e collezionista, dispone di una notevole raccolta libresca d’autori e studi salentini, e di 3.500 “santini” più volte utilizzati (e disponibili) per l’allestimento di esposizioni monotematiche o specifiche.

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