1861-2011 NOVOLI PER L’UNITA’ D’ITALIA

MOSTRA Documentari DAL 18 AL 26 GIUGNO 2011

1861 – 2011: 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA
RISORGIMENTO IN MOSTRA

di Alessandro Laporta

Sono state numerose quest’anno nel Salento le iniziative per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia e si sono sostanzialmente divise in due tipologie: da una parte congressi, convegni, giornate di studio, incontri, presentazioni di libri o tavole rotonde, dall’altra mostre di documenti, cimeli, opere d’arte accomunate dallo stesso tema risorgimentale. E’ pressoché impossibile soffermarsi sui primi perché si sono svolti un po’dovunque nei paesi della nostra provincia ed hanno coinvolto decine di relatori, studiosi, ricercatori che si sono adoperati a recare un contributo concreto alla storia del nostro territorio – quella che si definisce con un termine dispregiativo microstoria – per un periodo così importante, che però viene spesso trascurato o minimizzato. Più facile invece tentare una rapida sintesi delle mostre, almeno quelle che ho potuto visitare di persona, perché in numero minore e probabilmente, basandosi quasi esclusivamente su materiali inediti, più incisive da un punto di vista concreto, avendo proposto spunti di riflessione, e piste di indagine innovative.
Comincio naturalmente da Lecce dove si è tenuta quella che è stata la più visitata fra le mostre storiche, perché ubicata strategicamente nei nuovi ambienti della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini” presso l’ex Convitto Palmieri in piazzetta Carducci: centinaia di studenti provenienti da tantissime scuole, un pubblico interessato ed attento, anche soltanto curiosi attirati dalla novità si sono avvicendati nella sala cosiddetta “del teatrino” e nelle altre che formavano il percorso, a scorrere con attenzione le pagine del “Cittadino Leccese” primo giornale salentino postunitario, le “incursioni” nella vita

musicale, i libri dedicati all’argomento dal benemerito Centro di Studi Salentini che sotto la direzione di Pier Fausto Palumbo profuse energie e risorse alla ricostruzione della storia del nostro Risorgimento, ed alcune opere d’arte notevoli come il busto di Castromediano del Bortone. Particolarmente significativa la presenza dei due bozzetti per il monumento a Vittorio Emanuele, dello stesso Bortone e di Maccagnani, affiancati da un raro cimelio bibliografico: l’articolo che un anonimo pubblicò sul Gazzettino letterario sostenendo l’interpretazione del Maccagnani che fu infatti l’artista prescelto dal pubblico “colto ed intelligente”. Di indole strettamente bibliografica la mostra allestita nel locali della Biblioteca “P. Siciliani” di Galatina a cura della direttrice dr.ssa Angela Impagliazzo. Il Risorgimento in Terra d’Otranto nel patrimonio della “Siciliani” (questo il titolo) ha presentato una sorta di summa scientificobibliografica senza trascurare le rarità fra cui la prima ed introvabile edizione dei “Ricordi di un orfano” di Gioacchino Toma per i tipi di Pontieri e Velardi (Napoli, 1898) ed una edizione dell’Album dei Mille con i ritratti degli eroi in formato francobollo.
Di altre tre mostre conviene dire insieme perché accomunate dall’intento divulgativo ma basato su presupposti di alto valore scientifico: a Guagnano, a cura di Andrea Tondo presso i locali del Museo del Negroamaro (2025 maggio), a Campi Salentina presso la “Casa Prato” a cura della Biblioteca Comunale, a Novoli presso la sala della cultura dal 18 giugno a cura di Mario Rossi e Piergiuseppe De Matteis, si sono potuti osservare documenti, autografi, manifesti, libri, ritratti, fotografie ed
oggetti vari dal fascino antico a vario titolo connessi con il nostro Risorgimento, tratti da archivi pubblici e da collezioni private, prima fra tutte quella di Alfredo Calabrese, sicuramente la più sorprendente e più completa di tante altre, fonte inesauribile di novità per la storia del Salento. Da Giuseppe Pisanelli che aveva una masseria nel feudo di Novoli, a Gaetano Brunetti che vi si trovò ad abitare per qualche tempo, a Bonaventura Mazzarella che vi esercitò la professione di Giudice di circondario, al patriota e sindaco di Guagnano Giovannantonio Tarentini, fino a Liborio Romano con il suo “Rendiconto Politico” ed alle “Memorie” del Castromediano si poteva seguire la storia travagliata e conflittuale di quegli anni, incontrandone i protagonisti e le “comparse”, appassionandosi ad una semplice cartolina o ad uno spartito musicale.
Si ritorna a Lecce con la mostra Liberi non sarem se non siam uni il celebre verso di Manzoni divenuto uno degli slogan più celebri del Risorgimento nazionale.
Organizzata dall’Archivio di Stato di Lecce ed ospitata eccezionalmente presso la Caserma “S. Zappalà” della Scuola di Cavalleria di Lecce dall’11 aprile al 6 maggio, essa ha rappresentato l’evento di punta dell’anno in corso, presentando originali provenienti da raccolte private (ancora una volta quella di Calabrese, ma anche la Pastore ed altre) ma soprattutto una serie di ricchi ed illuminanti pannelli, preparati con rara cura, che hanno consentito ai visitatori di familiarizzare con le immagini ed i documenti coevi ed entrare quasi in medias res nelle vicende del nostro Ottocento romantico e rivoluzionario. I moti insurrezionali, l’anelito alla costituzione,

il plebiscito, il brigantaggio, l’attenzione particolare agli eserciti (in coincidenza anche con il 150° della nascita dell’Esercito Italiano) alle bande musicali, alla letteratura, hanno dato alla mostra un grande spessore qualitativo non disgiunto, anche in questo caso, da una leggibilità eccellente e da una gradevolissima scenografia. Una curiosità per Tricase era rappresentata – all’interno del percorso – da una composizione poetica di un “Patriotta Tricasino” che si rivolge “ai suoi” e che comincia con questo verso:”Cittadini credete credete”. Opera di uno fra i vari Caputo, Fracasso, Zocco che animarono l’ambiente in quegli epici ed eroici anni? E’ impossibile per ora avanzare delle ipotesi, ma il testo sarà quanto prima studiato e pubblicato.
A conclusione di questa velocissima rassegna, una sola amara considerazione: peccato che non siano stati pubblicati i cataloghi del materiale esposto, perché avrebbero costituito per la storia del nostro Risorgimento un contributo imprescindibile. E’ amaro constatare che non resterà nemmeno un pieghevole, un opuscolo, un semplice supporto cartaceo di avvenimenti così ricchi di informazioni e di forti stimoli alla ricerca bibliografica, ma siamo tutti ben consapevoli della grave crisi che il Paese sta attraversando. C’è ancora tempo per recuperare ed altri anniversari da celebrare sono prossimi: auguriamoci che si riesca, prima o poi, a far ben fruttare le straordinarie proposte di questo nostro “Risorgimento in mostra”.

TERRA DI LEUCA

TRICASE – A. VIII, n°43 – Ottobre 2011

Pubblicato da Mario Rossi

Mario Rossi è nato nel 1941 a Novoli (Lecce). Salentinologo autodidatta, si è autoacculturato attivandosi come ricercatore di documenti inediti d’epoca, organizzatore di esposizioni d’arte, ed editor di pubblicazioni realizzate per Il Parametro, casa editrice e associazione culturale, della quale è stato il referente primario (Il Parametro). Bibliofilo e collezionista, dispone di una notevole raccolta libresca d’autori e studi salentini, e di 3.500 “santini” più volte utilizzati (e disponibili) per l’allestimento di esposizioni monotematiche o specifiche.

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